ANNA di Marco Amenta

ANNA di Marco Amenta

Notti Veneziane 2023

ANNA

di Marco Amenta

Italia, Francia, 2023, 119′, colore
Sceneggiatura: Anna Mittone, Niccolò Stazzi, Marco Amenta

Calendario di programmazione:

08 SETTEMBRE 13:30 – Sala Laguna
V.O. IT
Press/Industry
08 SETTEMBRE 21:00 – Sala Laguna
V.O. IT
Segue Q&A
Prenotazione obbligatoria su giornatedegliautori.com

Bella, selvaggia e magnetica come la natura incontaminata della sua Sardegna, Anna vive al ritmo del respiro della terra, una terra che cura le sue ferite e nutre la sua anima. Le esperienze difficili che ha attraversato l’hanno segnata, ma non piegata. E oggi Anna è una donna libera che non vuole più avere paura. Nell’angolo remoto dell’isola dove gestisce la piccola fattoria che era del padre, il tempo sembra essersi fermato e la presenza di Anna con la sua energia erotica e il suo coraggioso rifiuto delle convenzioni ha la potenza di una mina pronta a esplodere. Quella terra aspra la protegge, fino al giorno in cui sarà lei a doverla proteggere dai mostri meccanici che vogliono violentarla. Salvare la bellezza e preservare la sua libertà si fondono nella battaglia di Anna, imponendole scelte difficili e rinunce dolorose. Perché niente può comprare il rispetto di se stessi e delle proprie convinzioni.

«Ispirata a una vicenda accaduta in Sardegna qualche anno fa, Anna è una storia di resistenza contro il potere. Il potere spregiudicato di un capitalismo cieco pronto a distruggere tutto, si rispecchia nel potere di una società maschilista e prevaricatrice. E combattendo l’una, la protagonista combatte anche l’altra. La lotta per la sua salvezza personale diventa, malgrado lei, e senza alcuna ideologia, una battaglia per la difesa dell’ambiente e una feroce resistenza alla violenza e al maschilismo. Anna è una donna che non vuole abbassare la testa e combatte per non essere schiacciata, non vuole essere una vittima ma non è nemmeno un’eroina; per me era importante tratteggiare il ritratto di una donna reale, piena di difetti e fragilità lontano da ogni stereotipo». [Marco Amenta]

Nato a Palermo, Marco Amenta inizia come fotoreporter, con reportage sulla Mafia, e come inviato di guerra in Bosnia. Le sue foto vengono pubblicate come “foto dell’anno” su «Libération» e «Max». Consegue poi la laurea in Cinema all’Université Paris 8. Dirige il suo primo documentario nel 1997, Diario di una siciliana ribelle. Il film vince numerosi premi internazionali ed è trasmesso da una trentina di televisioni internazionali. Nel 2005 gira Il fantasma di Corleone. Quattro anni dopo, realizza il suo primo lungometraggio di finzione, La siciliana ribelle, che ottiene molti riconoscimenti in tutto il mondo e due nomination ai David di Donatello (tra cui Miglior regista esordiente) e ai Nastri d’Argento. Tra il 2014 e il 2016 firma i documentari Silvio Mon Amour e Magic Island che riceve un’altra nomination ai David. Nel 2018 è la volta di The Lone Girl, in concorso al Biografilm Festival. Torna al lungometraggio di finzione nel 2021 con Tra le onde, in concorso al BIF&ST e al RIFF.